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Yben

Divinità minore "Patrono degli orchi", "Il Predatore", "L'Istinto indomito della Natura"



  • Simbolo: Strisciate di sangue lasciate dagli artigli di un enorme felino.
  • Allineamento: Caotico-Malvagio.
  • Area di influenza: orchi, caccia, istinto animale, forza bruta, battaglie selvagge, furia dei berserker, ira barbarica, predatori, trofei.
  • Allineamenti chierici: CM, CN, NM.
  • Domini: Animale, Male, Forza, Distruzione.
  • Armi ammesse: tutte le armi taglienti e perforanti.
  • Arma preferita: "Lamartiglio" (ascia bipenne).
  • Patrono razziale di: orchi.
  • Tipici fedeli: Il culto di Yben è aperto a qualsiasi razza o creatura predatrice di Ero.
  • Colori ufficiali: marrone e rosso.
  • Preghiera: a mezzogiorno, alzando al cielo macabri trofei e compiendo danze e rituali dettati dal proprio istinto del momento.
  • Incantesimi proibiti: -


Generalita[]

Il dio della Natura bestiale, ridotta al rapporto fra preda e predatore: la vita non è altro che una caccia e sarà sempre il cacciatore a rimanere in piedi, solo per affrontare un'altra battuta. Yben rappresenta gli aspetti della Natura complementari a quelli di cui Kira è protettrice.




Iconografia[]

Yben viene rappresentato come un puma di dimensioni enormi, con le fauci grondanti di sangue e lo sguardo del predatore immerso nella caccia.




Storia antica[]

Yben è la trasposizione divina dello spirito indomito dei predatori. Segue l’istinto in ogni sua azione e per questo viene temuto non solo dai suoi discepili ma addirittura dalle altre divinità. Durante la Prima Ribellione la sua furia divenne una terribile arma di distruzione nelle mani di Adun: il "Signore della Guerra" stesso rimase sbalordito dalle capacità di Yben di scovare il nemico e di ucciderlo.

Nell’Era delle Razze Yben o "Il Predatore", come lo chiamarono i Primi, si fece patrono di tutti quegli umanoidi selvaggi considerati dalle altre razze abomini della natura (goblin, orchi, bugbear...). Il loro stile di vita semplice e primitivo e la mancanza di quei sentimenti che rendono deboli i popoli più civilizzati furono graditi a Yben.

Leggende dei barbari del sud narrano ancora che Yben, prima dell’Era dell’Ascesa, soleva partecipare alle più importanti prove di forza indette dai clan, rimanendo spesso meravigliato dalla forza e dalla brutalità di quei mortali; in seguito all’Ascesa infuse il proprio potere negli shamani delle tribù, perché preservassero quella cultura in sui nome.

Yben è anche venerato da quei druidi che nel proteggere la natura si identificano con i più temibili predatori che essa annovera.




Storia recente[]

Yben partecipò alla lotta contro la difesa di Ero nell'ambito dell'innalzamento dello scudo che l'avrebbe protetto dall'impatto dei corpi celesti. Yben giudicava l'evento come una prova definitiva e irrinunciabile per determinare qualidei propri fedeli si sarebbero dimostrati sufficientemente forti per sopravvivere alle avversità ambientali. Per i più deboli, il destino era già segnato: il tentativo di Elac e Kira era solo un patetico segnale di debolezza, cui persino Adun, forse, si era in parte piegato. Il dubbio non abbandonò mai Yben e l'incertezza lo tormenta ancora oggi: da un lato teme il "Signore della Guerra" e la sua abilità in battaglia, dall'altro bramerebbe battersi in una guerra totale con Adun, per imporre la propria supremazia sulle divinità malvagie e passare, quindi, all'annientamento di Darak e dei suoi alleati.




Diffusione[]

Un tempo diffuso sottoforma di culto articolato solo nei territori delle Tribù Barbare, oggi il dogma di Yben è seguito soprattutto nelle terre selvagge, lontano dalle città e dai luoghi civilizzati. Qualsiasi tribù di umanoidi (goblin, orchi, bugbear ecc…) che abbia un minimo di organizzazione sociale e che possegga uno sciamano, venera Yben.

Su Ero vi sono gruppi di druidi legati ad Yben e alle semidivinità ad esso correlate, che fanno della lotta violenta contro la civiltà il proprio credo di vita, spesso aiutati da Ranger. Nei pressi di Darok le comunità devote a Yben sono più numerose, e comunque temute per la loro brutale forza; altrove la chiesa di Yben non è vista di buon occhio. Nei pressi di Killian, essa è considerata un'esplicita minaccia all'ordine costituito.




Organizzazione[]

Nelle tribù più selvagge lo "sciamano" detiene sia potere spirituale che materiale ed il resto della tribù obbedisce ai suoi ordini. Sotto questo punto di vista, il dogma di Yben rappresenta una sorta di teocrazia assoluta, sebbene non riconosciuta ubiquiariamente e ufficialmente da tutti i fedeli.

Talvolta chi si proclama sciamano non è toccato direttamente dal potere di Yben ma le sue doti superiori nella lotta e nella caccia lo proclamano come prediletto al dio agli occhi della tribù. Un’organizzazione più complessa vi è invece all’interno delle Tribù Barbare del Sud. Il centro religioso del culto si trova ad Altvarfeng'Tan: qui e' stato eretto il tempio in onore del Predatore.

L’ordine religioso è così strutturato:

  • Occhio del Puma: Lo shamano piu' potente della Tribu'.

Colui che, appartenente alla Chiesa di Yben, ha il coraggio di sfidare uno sciamano e la forza di sconfiggerlo, vi subentra. (Chierici,Anime prescelte,Druidi,Shamani degli spiriti - liv 16-20)

  • Zanne del Puma: sono la forza armata della Chiesa e della tribù. Estremamente superstiziosi, obbediscono ciecamente agli sciamani. (Classi da combattimento - liv 6 o superiore )
  • Figli del Puma: sono gli elementi giovani della Chiesa; devono ancora dimostrare la loro forza sul campo e spesso per fare ciò accompagnano le Zanne nelle battute di caccia.




Visione del mondo[]

Un sacerdote di Yben vede il mondo come un immenso territorio di caccia e per questo ha rispetto della Natura; infatti sa che senza di essa non potrebbero praticare l’arte preferita dal suo dio. Inoltre è solo in un ambiente naturale e selvaggio che si sente in armonia con i dogmi di Yben perché dove l’uomo ha costruito città l’istinto viene represso. Questo modo di pensare li avvicina ai druidi legati ad Yben, anche se questi ultimi sono disprezzati dai chierici per la loro inferiorità nel combattimento ed i loro comportamenti talvolta sacrileghi (un druido di Yben non ne segue alla lettera tutti i dogmi).

Questi chierici provano piacere nell’uccidere una preda della quale spesso bevono il sangue, laddove altri rituali prevedono l'impiego del sangue della preda per tracciare simboli esoterici nei luoghi di culto, sui sacerdoti stessi o all'interno delle abitazioni. I sacerdoti di Yben sono cacciatori abili e metodici, conoscono le più efficaci strategie per non farsi sfuggire una preda e, quando sono in caccia, riescono ad essere pazienti e a mantenere i nervi saldi.

Non hanno rispetto per gli elementi deboli, persino quelli appartenenti alle loro stesse tribù o familiari stessi: chi si mostra troppo smidollato, semplicemente viene identificato come una preda, piuttosto che come predatore.

Un chierico di Yben non smette mai di combattere e di mettere alla prova la propria forza: per questo i membri anziani sono rari e particolarmente idolatrati dalla tribù. Quindi è norma che all’arte chiericale associno le abilità di barbari e più raramente ranger, grazie alle quali possono competere con gli altri nelle prove di forza. Meno frequenti sono i chierici puri che riescono a sopravvivere alla dura legge del più forte.

All’interno di una società che si fonda sui dogmi di Yben il rispetto va di pari passo col numero dei nemici uccisi; spesso i seguaci del Predatore aggiornano la loro lista di vittime direttamente sulla pelle con numerosi tatuaggi, oppure portano collane ed altri oggetti composti da parti del corpo sottratte alle vittime.

Alcuni fedeli al Grande Puma incontrano durante la vita nemici particolari, dai quali ricevono profondi torti o umiliazioni, sanabili solo con la morte. Da quel momento lo scopo della sua esistenza deve essere quello di uccidere il cosiddetto Nemico di Sangue: chi non riesce ad ucciderlo vive nel disonore, ed alla sua morte Yben si rifiuta di accettarlo nella sua tribù.

I chierici di Yben considerano il puma un animale sacro: dopo l’uccisione di un esemplare di questa specie recitano una preghiera al loro dio. Chi non appartiene al culto del Predatore e viene sorpreso ad uccidere un puma, diventa immediatamente un Nemico di Sangue dell’intera Chiesa o addirittura tribù.




Dogmi[]

  • Il vero predatore non ha mai paura.
  • In te vive il puma: sii silenzioso e letale.
  • Il tuo sciamano è il messaggero di Yben.
  • Proteggi sempre il tuo territorio di caccia.
  • Risparmia le gravide, perché hanno in sé nuove prede.
  • Elimina il seme debole, poiché può portare disgrazie alla tribù.
  • Rispetta l’anziano e segui il suo esempio.
  • Non avere pietà per la tua preda.
  • Più forte sarà il nemico, maggiore sarà il tuo onore nel predarlo.
  • Onora Yben bevendo il sangue delle tue vittime.




Festività[]

La Notte dell'Occhio

Si svolge una volta al mese, durante la notte di luna piena. All’esterno dei templi eretti nelle tribù viene allestito un immenso fuoco, attorno al quale i seguaci di Yben eseguono canti propiziatori. Durante la notte avvengono anche combattimenti, per lo più sotto forma di esibizioni dimostrative che comunque consentono ai guerrieri più giovani di mettersi in mostra.


Burzakuga

Si svolge due volte l’anno, in concomitanza con il solstizio estivo ed invernale. Le Zanne del Puma si scontrano in combattimenti anche mortali per guadagnare potere ed onore all’interno della Chiesa e della tribù. Questa è anche un’occasione per i membri della tribù di mostrare le proprie doti agli shamani ed ai capitribù.

Raramente viene concesso ai prigionieri, nell’eventualità che ve ne sia qualcuno, di potersi guadagnare la libertà vincendo un combattimento contro una Zanna.




Interpretazione dei chierici[]

Neutrale Malvagio

Segue esclusivamente l’istinto di sopravvivenza e questo lo porta a riflette prima di usare la forza bruta, valutando le migliori strategie per sconfiggere il nemico. Fa fatica a rispettare i cicli della natura, ma sa che uccidere oggi una cerbiatta in attesa di cuccioli vuol dire meno prede domani. Segue i dogmi di Yben solo per una questione di fede, ma quando serve e se possiede l’intelligenza necessaria potrebbe trarne interpretazioni del tutto personali. Gli shamani NM possono approfittare del ruolo di aruspici, fornendo le interpretazioni più convenienti ai propri scopi. Sono i più propensi a svolgere il ruolo di sciamano in una tribù.


Caotico Malvagio

Il loro modo di agire e valutare le situazioni è del tutto simile a quello delle belve feroci perché seguono esclusivamente l’istinto. Vivono male in società più civilizziate in quanto sono avversi a qualsiasi costrizione e forma di organizzazione e non si fanno scrupoli nell’uccidere a sangue freddo per i motivi più futili. Vengono accettati in società parzialmente civilizzate come le Tribù del Sud solo per la loro appartenenza alla Chiesa.


Caotico Neurale

Come il CM segue solo il suo istinto che tuttavia non è pervaso da morte e distruzione o dal gusto del Male fine a se stesso. Uccide solo per necessità e non per piacere e della dottrina di Yben preferisce approfondire la parte più naturalista che predatrice ed incentrata sulla lotta. Sono gli elementi più moderati della Chiesa ma difficilmente decideranno di impegnarsi come shamani preferendo la vita selvaggia nella natura.





Rapporti con le altre chiese[]

La chiesa di Heli è la principale alleata di quella di Yben: spesso la prima fornisce impulsi per crociate, missioni o cerche ai fedeli della chiesa di Yben, che rispondono volenterosi ma solo se incitati prima da un rappresentante della propria chiesa. Il fanatismo è spesso un motore sufficiente a spingere il fedele di Yben a imbarcarsi in qualsiasi impresa sia anche solo lontanamente gradita al "Predatore".

La chiesa di Adun è vista come una potenziale alleata, ma la sua legalità rappresenta motivo di malcontento fra i fedeli di Yben e non di rado causa di controversie, soprattutto sui metodi da adottare per raggiungere uno scopo comune. Nonostante le negazioni della chiesa di Trerar, sembra che a più riprese, nei secoli passati, ci siano state alcune collaborazioni "ufficiose" con la chiesa di Yben, complice la forza fisica e l'importanza attribuita alla battaglia.

Le altre chiese, soprattuto quelle legali e quelle buone, sono considerate deboli, squallide e patetiche prede. Il fatto che non siano ancora state annientate è giustificato dagli sciamani con una non sufficiente invocazione a Yben e, quindi, come un colpo di frusta alla fede della chiesa.

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